Un’ora a settimana è troppo poco

«Molti vanno a catechismo un’ora a settimana e tutto finisce lì. E io mi chiedo: se è considerato normale far fare sport tre volte a settimana per irrobustire il fisico, perché non si dedica la stessa cura anche alla sua crescita spirituale?». Lo dice l’attore Massimiliano Ossini.

 

Per la prima Comunione

Massimiliano Ossini è il conduttore di «Mezzogiorno in famiglia» per Rai2.  Intervistato su Famiglia Cristiana da Eugenio Arcidiacono, parla del figlio Giovanni che va a catechismo per prepararsi a ricevere la prima Comunione. «A catechismo va volentieri?», domanda il giornalista. «Non tanto, a differenza delle sorelle che da questo punto di vista sono avvantaggiate perché vanno a scuola dalle suore».

 

Anche a scuola

«Ma non è un problema del catechismo», continua Ossini: «anche a scuola Giovanni fa fatica a star seduto ad ascoltare qualcuno che parla». È forse proprio questo il problema, tanti bambini vivono il catechismo come se fosse una lezione scolastica, commenta l’intervistatore: tante cose da imparare, ma non la gioia dell’incontro con Gesù… «Sì, è vero. Se un bambino torna a casa e non ti sa dire ciò di cui si è parlato ma ti confida che si è annoiato per tutto il tempo, c’è qualcosa che non va. Ma non credo sia solo un problema di formazione dei catechisti che tra l’altro, nel nostro caso, sono gli stessi per tutti i miei figli».

 

Un’ora a settimana e tutto finisce lì

Prosegue papà Ossini: «Da piccolo io andavo a catechismo, frequentavo l’oratorio, facevo lo scout e la domenica andavo a Messa. Incontravo più volte gli stessi adulti e gli stessi bambini, con cui condividevo dubbi e curiosità. Oggi invece molti vanno a catechismo un’ora a settimana e tutto finisce lì. E io mi chiedo: se è considerato normale far fare sport a un bambino anche tre volte a settimana per irrobustire il suo fisico, perché non si dedica la stessa cura anche alla sua crescita spirituale? In palestra vedi i muscoli crescere… ma se non “alleni” pure lo spirito è difficile che un bambino si soffermi a riflettere sul suo posto nel mondo e sul senso della vita. Per questo sono convinto che sia necessario andare a catechismo anche tre volte, coinvolgendo magari di più i genitori».

Singolare e preziosa questa testimonianza di un protagonista della tv. Abbiamo tanto da imparare. Soprattutto per fare di quell’ora dell’incontro catechistico qualcosa di speciale.

Umberto De Vanna