In missione tra i ragazzi
«La catechesi non è un “lavoro” o un compito esterno alla persona del catechista, ma si “è” catechisti e tutta la vita gira attorno a questa missione». È quel che ha detto papa Francesco ai catecheti riuniti per il Primo Simposio internazionale sulla catechesi che si è tenuto a Buenos Aires nel luglio scorso.
Con i giovanissimi
□ È sempre più difficile il nostro ministero a servizio dei più giovani, plasmati come sono da un ambiente culturale e sociale che non li rende disponibili e aperti alle proposte catechistiche.
□ È difficile stare con loro senza demonizzare o rifiutare tutto ciò che vivono, cercando nello stesso tempo di dare spazio anche ai nostri valori e a una visione della vita illuminata dal Vangelo.
L’atteggiamenti da assumere
□ Una missione difficile: ma come comportarci in concreto? L’atteggiamento dovrebbe essere quello del missionario, di chi sa che deve conquistarsi tutto, dalla accettazione della propria persona, alla sintonia educativa. Ben convinti di essere utili quanto più loro non ne sentono il bisogno o non lo desiderano. Sapendo che tutto ciò che riusciamo a trasmettere, nel gioco della loro libertà, può lasciare un segno positivo.
Più concretamente
□ Di qui il dovere di qualificarci, di formarci un bel carattere, accogliente e aperto, evitando di diventare aggressivi, polemici, amari quando ci sfuggono e non rispondono a ciò che facciamo per loro.
□ Senza dichiarare troppo in fretta bancarotta e pensarci falliti, chiuderci in noi stessi e limitarci all’ordinaria amministrazione, aspettando solo la fine dell’anno catechistico.
□ Si sa che il nostro compito è quello di seminare, mentre i risultati non dipendono da noi e non si vedono subito. Per questo rimaniamo sereni quando facciamo tutto ciò che ci è possibile davanti a Dio.
Con la famiglia
□ Un discorso a parte merita il dovere di intervenire anche sui genitori. Ricordiamolo, i ragazzi, pur con le loro piccole ribellioni, sono quasi sempre lo specchio della loro famiglia, del clima che respirano in casa.
□ E ricordiamolo sempre, la catechesi è molto spesso un momento favorevole per le giovani famiglie, che per il bene dei figli si rendono più facilmente disponibili. Se incontrano chi li accoglie in modo gradevole e magari sorprendente si lasciano coinvolgere.