febbraio 2023

Camminerò, camminerò

 

«Camminerò, camminerò sulla tua strada, Signor!». Un vecchissimo canto imparato da bambino che parlava di cammino in compagnia del Signore, di comunità di persone e di gioiosa testimonianza del vangelo. Temi che non tramontano mai.

Il cammino

È l’immagine più viva del divenire cristiani: non tutto di colpo, non di corsa, non tutto o niente. Un po’ per volta, un passo dopo l’altro, calcolando le forze, allenandosi a sentieri via via più impegnativi, scalate più impervie, scelte di vita sempre più significative e radicali. Il cammino dell’iniziazione è questo lento ma progressivo crescere, mettendosi in gioco, scoprire sempre nuovi panorami, superata, magari faticosamente, una balza che ci impediva di fissare la meta. Mai soli, sempre in compagnia di Gesù e della sua comunità.

La comunità

«Tante persone vidi intorno a me, sentivo cantare così: camminerò…» Qualche volta ci sentiamo un po’ soli e stanchi, ma la nostra forza viene dalla nostra comunità, che ci sostiene (o dovrebbe, ma tutto va costruito nell’ottimismo) e ci incoraggia. Se proprio dobbiamo investire in qualcosa, investiamo nella comunità, dedichiamo tempo e cure, conosciamo sempre più persone e realtà, coinvolgiamo gente, costruiamo la comunione delle persone, facciamo vedere che diventare cristiani veri significa inserirsi in una comunità vera, con i suoi innumerevoli pregi e i suoi immancabili difetti, anch’essa in cammino verso la gioia senza fine.

La gioia

Sarà l’occasione del carnevale, o il contemplar

e «che gran tesoro io trovai quel dì, che dissi al Signore così: camminerò, camminerò!». Se non abbiamo la gioia noi, se non siamo contagiosi di gioia, il mondo (quello di san Paolo, quello del peccato) spargerà il veleno del divertimento stordente, sciocco e volgare.

Forse per questo il Signore, all’inizio della quaresima, quel prezioso tempo che ci prepara alla gioia della Pasqua, non dice di sfigurarci il volto fingendo grandi penitenze e digiuni, ma di profumarci il capo lavarci il volto, togliendo quella patina di tristezza che non serve a nulla e non attira nessuno. Il sorriso è il biglietto da visita del cristiano.

VALTER ROSSI